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Un’istituzione per la memoria e la diffusione dell’opera

L'artista, insieme alla moglie, dona alla Città di Lugano 362 opere che costituiscono il più importante nucleo della sua produzione. L’anno successivo, Il 24 marzo 1997 viene ufficialmente costituita la Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares, con sede legale a Lugano, nella Confederazione Svizzera, sotto forma giuridica di Stiftung. L’11 ottobre dello stesso anno, la Fondazione inaugura la sua prima sede pubblica nelle sale del Centro Civico della città, successivamente trasferita in un contesto museale di maggiore prestigio e visibilità: il Museo Civico delle Belle Arti di Villa Ciani. Questo passaggio istituzionale segna non solo un riconoscimento ufficiale del valore dell’opera di Sassu, ma anche l’avvio concreto di un progetto di tutela e valorizzazione destinato a proiettare l’artista all’interno della memoria culturale europea.
Il nucleo fondante della collezione è costituito dalla donazione diretta dell’artista e di Helenita Olivares alla città di Lugano: 217 dipinti, 130 opere grafiche e 15 sculture, che tracciano in modo coerente e stratificato l’intero percorso creativo di Sassu, dagli esordi futuristi degli anni Venti fino alle sperimentazioni tardo-novecentesche. Si tratta della raccolta pubblica più completa sull’artista, capace di restituire non solo la varietà dei temi e dei linguaggi affrontati, ma anche l’evoluzione stilistica e poetica che ha caratterizzato una delle personalità più originali dell’arte italiana del XX secolo.
Tra gli obiettivi dichiarati della Fondazione vi è quello di promuovere e diffondere a livello internazionale l’opera di Aligi Sassu. In questa direzione, l’attività si concretizza annualmente nella realizzazione di mostre tematiche, volte a esplorare le diverse fasi e nuclei iconografici della sua produzione — dalla tauromachia al mito mediterraneo, dalla pittura civile alla grande illustrazione letteraria.
Oltre all’attività espositiva, la Fondazione svolge un ruolo attivo nella conservazione, studio e divulgazione del patrimonio artistico del Maestro, attraverso la pubblicazione di cataloghi scientifici, la partecipazione a mostre internazionali tramite prestiti, e la promozione culturale su scala globale tramite riviste specializzate, testate giornalistiche e canali digitali. Completano il quadro le iniziative di carattere celebrativo, come conferenze, convegni, eventi musicali e commemorativi, che contribuiscono a mantenere vivo il legame tra l’opera di Sassu e il pubblico contemporaneo.