Una fase di grande fermento creativo e di riconoscimenti che consolidano la sua posizione di protagonista nel mondo dell’arte e del teatro italiani
Nel 1972, l’artista realizza i bozzetti per le scene e i costumi della celebre opera Cavalleria Rusticana all’Arena di Verona, un incarico che conferma la sua abilità nel coniugare la tradizione lirica con un senso innovativo del linguaggio visivo teatrale. Nello stesso anno, la sua vita personale si arricchisce con il matrimonio con Helenita Olivares, un evento che segna un momento di stabilità e rinnovamento nel percorso biografico dell’artista.
Il riconoscimento istituzionale non tarda ad arrivare: nel 1973, con l’inaugurazione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna all’interno dei Musei Vaticani, gli viene dedicata una sala, un segno tangibile dell’importanza e della rilevanza della sua opera nel panorama artistico contemporaneo. Questa consacrazione segna il passaggio dell’artista dalla scena operistica e teatrale a una dimensione museale e istituzionale di ampio respiro.
L’anno successivo, a Torino, vengono esposti in anteprima i Disegni dal carcere, un corpus di opere che riflette una tensione espressiva intensa, capace di coniugare una riflessione personale con tematiche universali di condizione umana e libertà interiore. Contemporaneamente, la sua produzione grafica si fa sempre più fitta e significativa, con incisioni e acqueforti di grande impatto come Cavalli innamorati e una serie ispirata alle scene dell’Orlando Furioso, che testimoniano il suo continuo dialogo con la tradizione letteraria e mitologica, reinterpretata attraverso una sensibilità moderna e raffinata.
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